L'omelia di fr. Paolo a OREB

Domenica 2 novembre 2008
Commemorazione di tutti i fedeli defunti
Siamo qui a celebrare la bellezza di essere Chiesa perché qualcuno ci ha già amato con un Amore che da tutto, attenzione, tempo, risorse… e soprattutto se stesso per l’uomo, per l’umanità che ha peccato.
Chi di noi non vorrebbe un padre e una madre così? Capace di leggere che cosa provo, chi sono, che cosa sto vivendo… ma forse i nostri genitori non sono tutti così!
C’è in tutti un grande desiderio di appartenenza… e questo è essere Chiesa!
Chi vede il Figlio e crede in lui ha la vita eterna: forse oggi sentiamo la morte apparentemente lontana; spesso questa viene sfidata da chi è giovane in qualche modo eppure tutti noi abbiamo in noi e viviamo situazioni di frattura, di paura. Paura di non essere belli, di non essere accolti, di non riuscire… una paura che crea insomma situazioni di morte e così abbiamo veramente bisogno di luoghi e spazi dove riconoscerci famiglia.
È bello sentire, e vi invito a considerarlo, che qui eravate attesi rima ancora di sapere se sareste potuti venire, se ce l’avreste fatta ad organizzarvi, magari con qualche sacrificio, per essere a Oreb.
Siamo qui anche per ripeterci che non possono esserci nella fede risposte veloci che tranquillizzano, come una delle tante pillole-soluzioni facili che in molti ci propongono. Siamo qui quindi per iniziare insieme un cammino per dare una risposta alla vita e alle tante domande che ci vengono fatte.

Non è facile essere cristiani, però è bello e riempie la nostra esistenza: c'è il bello di Dio che ci ha provocato chiamandoci alla esistenza e c’è una bellezza ancora da scoprire che mi aspetta.
L’augurio è che si possa continuare a camminare con fiducia perché questo fa bene a voi ragazzi, ma anche a noi frati e suore che già abbiamo scelto.
Se credo avrò la vita mi ripete il vangelo, ma la fede non serve per un vago dopo, ma per l’oggi: è una bussola che guida alla felicità e alla pienezza.
Come giobbe che in una situazione di morte e lacerazione è riuscito a portare il suo sguardo in alto, innalzarsi verso un desiderio che è più grande della situazione che vive. Ecco la fede che ci guida a trovare la forza per vivere bene l’oggi della vita che Cristo ci ha dato.
La Chiesa vede Gesù e crede in lui e così ha la vita eterna e questo diventa poi un augurio per tutti, senza paure di diventare grandi, nella consapevolezza che il Signore ci aspetta; ma diventa anche impegno a cercare e vivere luoghi e situazioni di vita dove tutta questa bellezza che abbiamo dentro, che abbiamo in dono, possa trovare posto. Questo costituisce una risposta forte alla morte: la morte vuole dividere, dividere anche noi da noi stessi e quindi la risposta più bella è quella dell’imparare ad essere una famiglia e una famiglia che vive nella comunione per credere in Lui e vederlo presente in ciò che siamo e viviamo.


fr. Paolo Fantaccini,
ministro provinciale frati Toscana

4 commenti:

Anonimo ha detto...

L'omelia di Fra Paolo!!!é stata emozionante e significante x me!!!Cm mi entrano nel cuore qnd para lui!!!Grazie ancora!!!spero che arriva presto Dicembre!!!Grazie a tutti da alessio!!!

Anonimo ha detto...

ma ditemi voi se fra paolo nn è il TOP, a prescindere da che messa faccia, lui sfodera sempre il delirio. cmq parlando seriamente è verò a me personalmente riesce a lasciarmi quelle due o tre paroline che riescono sempre ad aprirmi gli occhi. mi fa gasare a palla. ciao ci si vede tutti il 6 e il 7. ihihihihihihihi matteo(fabbrino)

fra Alessandro ha detto...

fra Paolo è stato eccezionale come sempre... questo è vero! Ma siete stati fantastici anche voi! Abbiamo passato un bellissimo ritiro insieme e spero di tutto cuore di poterlo ripetere altre volte!
A presto ragazzi..

riccardo ha detto...

ciao a tutti! beh,non sono venuto all'oreb e non sapete quanto mi dispiace non aver potuto partecipare quando in due anni ne avrò perso uno o due di incontri oreb... per fortuna ho ricevuto il dono di poter leggere qui su questo fantastico blog (fra alessandro mi paga per dirlo :D) l'omelia di p.paolo...WoW!!! veramente profonda e toccante con quelle parole mirate al concreto come pochi oggi sanno fare...non posso quindi mancare al prossimo...un abbraccio e un augurio di pace
ricca